Veglia al fuoco di Pasqua

Veglia al fuoco

Introduzione alla veglia di pasqua

Ho toccato il fuoco

Ho toccato il fuoco con le mani:

era il vecchio sogno di un bambino,

sono io colui che accende i fuochi,

sono il vento forte sui carboni.

 

RIT.: Accenderò canzoni mie,

accenderò felicità,

lassù nel cielo il mio cammino,

la vita mia brucia con te. 

 

Oggi ti affidi a me, Signore,

io ti porto ovunque per il mondo:

busserò alla porta di ogni casa,

pianterò la tenda dove è un uomo. RIT.

 

Nella notte accendimi, Signore,

come luce viva sopra un monte

e sarò felice se un fratello

troverà la gioia sulla terra. RIT.

 

O Padre, tu che mi hai creato

e rinnovi la mia giovinezza,

donami lo Spirito di Cristo

e un volto nuovo avrà la terra. RIT

 

Sulle grandi arterie stradali, oltre alle frecce giganti collocate agli incroci, ce ne sono ogni tanto delle altre, di piccole dimensioni, che indicano snodi secondari. Ora, per noi che corriamo distratti sulle corsie preferenziali di un cristianesimo fin troppo accomodante e troppo poco coerente, quali sono le frecce stradali che invitano a rallentare la corsa per imboccare l'unica carreggiata credibile, quella che conduce sulla vetta del Golgota? Ve ne dico tre. Ma bisogna fare attenzione, perché si vedono appena.

 

Mani  

Vorrei che le parole mutassero in preghiera

e rivederti o Padre che dipingevi il cielo

Sapessi quante volte guardando questo mondo

vorrei che tu tornassi a ritoccare il cuore.

Vorrei che le mie mani avessero la forza

per sostenere chi non può camminare

Vorrei che questo cuore che esplode in sentimenti

diventasse culla per chi non ha più madre...

 

RIT.: Mani, prendi queste mie mani,

fanne vita, fanne amore

braccia aperte per ricevere... chi è solo

Cuore, prendi questo mio cuore,

fa che si spalanchi al mondo

germogliando per quegli occhi

che non sanno pianger più.

 

Sei tu lo spazio che desidero da sempre,

so che mi stringerai e mi terrai la mano.

Fa che le mie strade si perdano nel buio

ed io cammini dove cammineresti Tu.

Tu soffio della vita prendi la mia giovinezza

con le contraddizioni e le falsità

Strumento fa che sia per annunciare il Regno

a chi per queste vie Tu chiami Beati... RIT.

 

Noi giovani di un mondo che cancella i sentimenti

e inscatola le forze nell'asfalto di città

Siamo stanchi di guardare siamo stanchi di gridare

ci hai chiamati siamo Tuoi cammineremo insieme...

 

Mani, prendi queste nostre mani,

fanne vita, fanne amore,

braccia aperte per ricevere chi è solo;

cuori, prendi questi nostri cuori,

fa che siano testimoni

che tu chiami ogni uomo a far festa con Dio

 

La freccia dell'accoglienza. E' una deviazione difficile, che richiede abilità di manovra, ma che porta dritto al cuore del Crocifisso. Accogliere il fratello come un dono. Non come un rivale. Un pretenzioso che vuole scavalcarmi. Un possibile concorrente da tenere sotto controllo perché non mi faccia le scarpe. Accogliere il fratello con tutti i suoi bagagli, compreso il bagaglio più difficile da far passare alla dogana del nostro egoismo: la sua carta d'identità! Si, perché non ci vuole molto ad accettare il prossimo senza nome, o senza contorni, o senza fisionomia. Ma occorre una gran fatica per accettare quello che è iscritto all'anagrafe del mio quartiere o che abita di fronte a casa mia. Coraggio! Il Cristianesimo è la religione dei nomi propri, non delle essenze. Dei volti concreti, non degli ectoplasmi. Del prossimo in carne ed ossa con cui confrontarsi, e non delle astrazioni volontaristiche con cui crogiolarsi.

 

 Come ti ama Dio

Io vorrei saperti amare come Dio

che ti prende per mano

ma ti lascia anche andare.

Vorrei saperti amare

senza farti mai domande,

felice perché esisti

e così io posso darti il meglio di me.

 

RIT.: Con la forza del mare,

l'eternità dei giorni,
la gioia dei voli, la pace della sera,
l'immensità del cielo:
come ti ama Dio.

 

 Io vorrei saperti amare
come ti ama Dio
che ti conosce e ti accetta come sei.
Tenerti fra le mani
come voli nell'azzurro,
felice perché esisti
e così io posso darti
il meglio di me. RIT.

 

 Io vorrei saperti amare come Dio
che ti fa migliore
con l'amore che ti dona.
Seguirti fra la gente
con la gioia che hai dentro,
felice perché esisti
e così io posso darti
il meglio di me. RIT.

 

La freccia della riconciliazione. Ci indica il cavalcavia sul quale sono fermi, a fare autostop, i nostri nemici. E noi dobbiamo assolutamente frenare. Per dare un passaggio al fratello che abbiamo ostracizzato dai nostri affetti. Per stringere la mano alla gente con cui abbiamo rotto il dialogo. Per porgere aiuto al prossimo col quale abbiamo categoricamente deciso di archiviare ogni tipo di rapporto. E' sulla rampa del perdono che vengono collaudati il motore e la carrozzeria della nostra esistenza cristiana. E' su questa scarpata che siamo chiamati a vincere la pendenza del nostro egoismo ed a misurare la nostra fedeltà al mistero della croce.

 

 La gioia

 Ascolta

il rumore delle onde del mare
ed il canto notturno
dei mille pensieri dell’umanità
che riposa dopo
il traffico di questo giorno
e di sera si incanta davanti
al tramonto che il sole le dà.
Respira
e da un soffio di vento raccogli
il profumo dei fiori che non
hanno chiesto che un po’ di umiltà.
E se vuoi puoi cantare
e cantare che hai voglia di dare
e cantare che ancora
nascosta può esistere la felicità.

 

Rit. Perché la vuoi, perché tu puoi
riconquistare un sorriso,
e puoi cantare e puoi gridare
perché ti han detto bugie,
ti han raccontato che l’hanno uccisa,
che han calpestato la Gioia,
perché la Gioia, perché la Gioia,
perché la Gioia è con te.
E magari fosse un attimo,
 vivila ti prego,
E magari a denti stretti non farla morire,
Anche immersa nel frastuono

tu falla sentire,

hai bisogno di Gioia come me

la... la... la…

 

Ancora è già tardi ma rimani ancora,

per gustare ancora per poco

quest’aria scoperta stasera.

E domani ritorna,

tra la gente che corre e che spera

tu saprai che nascosta

nel cuore può esistere la felicità. RIT

 

La freccia della comunione. Al Golgota si va in corteo, come ci andò Gesù. Non da soli. Pregando, lottando, soffrendo con gli altri. Non con arrampicate solitarie, ma solidarizzando con gli altri che, proprio per avanzare insieme, si danno delle norme, dei progetti, delle regole precise, a cui bisogna sottostare da parte di tutti. Se no, si rompe qualcosa. Non il cristallo di una virtù che, al limite, con una confessione si può anche ricomporre. Ma il tessuto di una comunione che, una volta lacerata, richiederà tempi lunghi per pazienti ricuciture.

 

 Danza la vita

Canta con la voce e con il cuore,
con la bocca e con la vita,
canta senza stonature,
la verità … del cuore.
canta come cantano i viandanti        canta come cantano i viandanti
non solo per riempire il tempo,.          non solo per riempire il tempo,
Ma per sostenere lo sforzo .                Ma per sostenere lo sforzo
Canta e cammina (x2)

RIT.: Se poi, credi non possa bastare
segui il tempo, stai pronto e
Danza la vita, al ritmo dello Spirito.                 .     Spirito che riempi i nostri
Danza, danza al ritmo che c'è in te                         cuor.     Danza assieme a noi

Cammina sulle orme del Signore, non solo con i piedi ma usa soprattutto il cuore.
Ama…chi è con te
Cammina con lo zaino sulle spalle      .     Cammina con lo zaino sulle spalle
la fatica aiuta a crescere                      .       la fatica aiuta a crescere
nella condivisione      .                                nella condivisione
Canta e cammina (x2) RIT.

 

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch'io porti amore,

dove è offesa, ch'io porti il perdono,

dov'è discordia ch'io porti l'Unione,

dov'è dubbio fa' ch'io porti la Fede,

dove è l'errore, ch'io porti la Verità,

dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,

dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto.

Ad essere compreso, quanto a comprendere.

Ad essere amato, quanto ad amare

Poiché:

Se è Dando, che si riceve.

Perdonando che si è perdonati;

Morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Amen

 

 Vivere la vita

Vivere la vita con le gioie
e coi dolori di ogni giorno
è quello che Dio vuole da te.
Vivere la vita e inabissarti
nell’amore è il tuo destino:
è quello che Dio vuole da te.

 

Fare insieme agli altri
la tua strada verso Lui,
Correre con i fratelli tuoi,
Scoprirai allora il cielo dentro di te,
una scia di luce lascerai.

 

Vivere la vita è l’avventura
più stupenda dell’amore:
è quello che Dio vuole da te.
Vivere la vita è generare
ogni momento il paradiso
è quello che Dio vuole da te.

 

Vivere perché
ritorni al mondo l’unità
perché Dio sta nei fratelli tuoi,
scoprirai allora il cielo dentro di te,
una scia di luce lascerai.
una scia di luce lascerai.

 

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